Dove c’è pericolo cresce anche ciò che salva
L’apertura di un nuovo luogo per la comunicazione, quindi per l’incontro e il conseguente crearsi di nuove relazioni, è sempre benvenuta.
Il connettere costituisce la possibilità, l’indicibile in cui ci si ritrova, in cui si ha la possibilità di riposare e riflettere su ciò che sfugge fuggendo. Fermarsi nel luogo della condivisione significa, sempre, ritrovarsi e ritrovare nuove occasioni.
Con questo stato d’animo accolgo la notizia della nascita di questa nuova Associazione Culturale “Cenidia” che appunto si pone come luogo in cui ritrovarsi insieme, per insieme riflettere; per svolgere quel ruolo che da sempre è assegnato alla cultura, attivare processi di comprensione di se stessi, degli altri e dell’accadere mondo.
Se poi l’Associazione si auto assegna il compito di riflettere sul sociale che abita, niente di meglio in questo mondo buio e insignificante, può accadere, perché solo la cultura è capace di dare vita a quelle ricadute sociale che sono ormai necessarie.
Sentiamo spesso parlare di innovazione sociale e assegniamo a questo concetto, a questa idea che anima le politiche europee, il valore del miracolo che sta per compiersi, lo viviamo come l’unico miracolo possibile.
Ora, adesso, oggi, innovare il sociale deve necessariamente rispondere ad una urgenza, rifondare una nuova possibilità dell’abitare: come? Solo ed unicamente attraverso il ritrovamento della propria identità, intesa come radice collettiva, perché solo da questo ritrovamento dipende il nuovo radicamento e la ri-costruzione dell’identità comune.
Le politiche, qualunque esse siano, sono oramai impotenti rispetto al ritrovamento del senso profondo di una comunità, allora l’unico sentiero percorribile è mettersi in cammino verso quelle risposte che le stesse comunità, solo dopo aver attivato processi di ritrovamento, possono porre a se stesse come occasione di ricostituzione di significati.
Auguro a questo nuovo sentiero di ritrovamento di giungere a quella radura che slargandosi all’ orizzonte offra la possibilità di leggere con stupore i versi di una poesia di Friedrich Hölderlin che recitano: Dove c’è pericolo cresce anche ciò che salva.
Auguro a questo progetto la possibilità di nutrire l’utopia di un paese migliore, in cui s-paesarsi diventi sempre meno possibilità di alienazione.
Barbara Lottero